Italian below
With
the title “The
Kentish plover inside and outside protected areas”,
on July
the
15th,
2020,
a group of expert of the Italy's Adriatic coast has developed a
discussion in video-call about the conservation of the one of the
most important marine migratory species of birds in Mediterrean area:
Charadrius
alexandrinus.
The
meeting was promoted from AdriaPAN, the coordination of Adriatic
coastal and marine protected areas, with the support of MedPAN within
the InterregMED
“MPA
Networs”
project.
The
protection of Kentish plover was already discussed during the MedPAN
workshop “Managing
highly mobile species”,
held in Akyaka- Turkey, on November from 12th
to14th,
2019, within the Session “The
impact of marine litter and pollution on highly mobile species:
challenges beyond boundaries”.
During that meeting, under the coordination of Maria ROUSOU-DFMR
and Pierre VIGNES-MedPAN,
the panelist Fabio Vallarola-AdriaPAN,
with his presentation
“Kentish
plover (Charadrius alexandrinus), conservation on Adriatic Italian
coast”
talked about
the difficulties of the reproduction of such a species because of the
cleaning of beaches using bulldozers, everywhere on the Mediterranean
coasts, as a result of big quantity of plastic beached. The problem,
in fact, is that the Charadrius
alexandrinus makes
the nest on that beachs, on the sand, in the same period of the
cleaning. In the Spring period between april and June, all the
municipalities organize the beach cleaning before the arrive of the
high season for the normal seaside tourism.
Several
voluntary organizations, everywhere along the Mediterranean beaches,
work hard to save as many nest they can, but at the moment, the most
of good results are registered only inside the protected areas. Too
little for the conservation of Charadrius
alexandrinus:
classified as “endangered”
on the IUCN Italian Red List.
The
last meeting, within the InterregMED “MPA
Networks”
project, has been coordinated from Fabio
VALLAROLA
as well. It has been invited to the discussion all the experts from
each Region of Italy's Adriatic coast and with them all the Protected
areas managers, Associations coordinators, nature conservation
surveillance corps, and scientific departments of national
institutions.
Here
the list of the panelist from the ten Regions on the Italy's Adriatic
coast: Veneto-
Alessandro
SARTORI; Abruzzo-
Dante
CASERTA e Massimo PELLEGRINI; Friuli
Venezia Giulia- Paolo
UTMAR; Molise-
Luigi
LUCCHESE; Marche-
Mina
PASCUCCI e Claudio SEBASTIANELLI; Puglia-
Simone
TODISCO e Anthony GREEN; Emilia
Romagna- Alessio
FARIOLI e Roberto
TINARELLI. Other
experts have been connected during the meeting from ISPRA,
LIPU-BirdLife International, WWF, Coast Guard corp, etc.
Two
main result has been achieved with the meeting: 1) the possibility to
have a coordination between the several experiences that carry on
along the Adriatic coasts; 2) the opportunity to create a unique
protocol, between the institutions, associations, experts, and
surveillance authorities, about modalities and roles for the
protection of the nests.
A
next meeting is going to be organized on the next months to work on
such a protocol.
English Above
Con il titolo "Il Fratino all'interno e all'esterno delle
aree protette", il 15 luglio 2020, un gruppo di esperti
della costa adriatica italiana ha sviluppato una discussione in
video-chiamata sulla conservazione di uno dei più importanti
migratori marini tra le specie di uccelli nell'area mediterranea:
Charadrius alexandrinus.
L'incontro è stato promosso da AdriaPAN, il coordinamento delle aree
protette adriatiche costiere e marine, con il supporto di MedPAN
(https://medpan.org/), nell'ambito
del progetto InterregMED "MPA Networks"
(https://mpa-networks.interreg-med.eu/
).
La protezione del Fratino era già stata discussa durante un
seminario MedPAN "Gestione delle specie altamente mobili"
(“Managing
highly mobile species”),
tenutosi ad Akyaka, in Turchia, dal 12 al 14 novembre 2019,
nell'ambito della sessione "L'impatto dei rifiuti marini e
dell'inquinamento su specie altamente mobili: sfide oltre i confini”.
Durante l'incontro, sotto il coordinamento di Maria ROUSOU-DFMR
e Pierre VIGNES-MedPAN, il relatore Fabio VALLAROLA-AdriaPAN,
con la sua presentazione "Fratino (Charadrius alexandrinus),
conservazione sulla costa adriatica italiana" (“Kentish
plover (Charadrius alexandrinus), conservation on Adriatic Italian
coast”),
ha parlato delle difficoltà della riproduzione di tale specie a
causa della pulizia delle spiagge con le ruspe, ovunque sulle coste
del Mediterraneo, a causa della grande quantità di plastica arenata.
Il problema, infatti, è che il Charadrius alexandrinus fa il
nido su quelle spiagge, sulla sabbia, nello stesso periodo della
pulizia. Nel periodo primaverile tra aprile e giugno, tutti i comuni
organizzano la pulizia della spiaggia prima dell'arrivo dell'alta
stagione per il normale turismo balneare.
Diverse organizzazioni di volontariato, ovunque lungo le spiagge del
Mediterraneo, lavorano duramente per salvare il maggior numero
possibile di nidi, ma al momento, la maggior parte dei buoni
risultati sono registrati solo all'interno delle aree protette.
Troppo poco per la conservazione di Charadrius alexandrinus:
classificato come "Endangered- in via di estinzione"
nella Lista Rossa Italiana IUCN.
Anche il recente incontro dello scorso 15 luglio, nell'ambito del
progetto InterregMED "MPA Networks", è stato
coordinato da Fabio VALLAROLA. Sono stati invitati alla discussione
tutti gli esperti di ciascuna regione della costa adriatica italiana
e con loro tutti i responsabili delle aree protette, i coordinatori
delle associazioni, i corpi di sorveglianza della conservazione della
natura e i dipartimenti scientifici delle istituzioni nazionali.
Ecco la lista dei relatori delle dieci Regioni della costa adriatica
italiana: Veneto- Alessandro SARTORI; Abruzzo- Dante CASERTA e
Massimo PELLEGRINI; Friuli Venezia Giulia- Paolo UTMAR; Molise- Luigi
LUCCHESE; Marche- Mina PASCUCCI e Claudio SEBASTIANELLI; Puglia-
Simone TODISCO e Anthony GREEN; Emilia Romagna- Alessio FARIOLI e
Roberto TINARELLI. Altri esperti si sono collegati durante l'incontro
da ISPRA, LIPU, WWF, CNCF, GFV, Guardia Costiera, ecc.
Con l'incontro sono stati raggiunti due risultati principali:
- 1) la presa di coscienza di una concreta possibilità di avere un coordinamento tra le diverse esperienze che si sviluppano lungo le coste adriatiche;
- 2) l'opportunità di creare tra istituzioni, associazioni, esperti e autorità di sorveglianza, un protocollo unico, sulle modalità e i ruoli nei procedimenti volti alla protezione dei nidi.
Un prossimo incontro verrà organizzato nei prossimi mesi per
lavorare su tale protocollo.
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